venerdì 7 ottobre 2016

ACCAM: L'ANTINFERNO DANTESCO!
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E io ch’avea d’error la testa cinta, dissi: “Maestro, che è quel ch’i’ odo? e che gent’è che par nel duol sì vinta?”. Ed elli a me: “Questo misero modo tegnon l’anime triste di coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo. III canto Inferno

Chi sono gli “ignavi” nell’ Inferno di Dante?  Gli ignavi sono coloro che durante la loro vita non hanno mai agito, né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre. Nel Canto III dell’ Inferno, Dante, nella sua Commedia, li inserisce nell’Antiferno, perché li giudica indegni di meritare sia le gioia del Paradiso, sia le pene dell’Inferno, a causa proprio del loro non essersi schierati né a favore del bene, né a favore del male. 

C’è un posto, nella nostra città, dalle sembianze molto simili a quelle del girone degli ignavi. Un posto dove da anni si subiscono gli effetti negativi di un INCENERITORE (ACCAM) ma si continua a far finta di niente. Alcuni studiosi dicono che non è dannoso per la salute, altri l'esatto contrario! La politica cittadina, nei soli ultimi due anni, dopo una mia esortazione (vedi mia lettera ad INFORMAZIONEONLINE Accam: da grandi poteri derivano grandi responsabilità) passa da una posizione di "improrogabile spegnimento dell'impianto di incenerimento entro e non oltre il 31 dicembre 2017" sontuosamente proclamata e vantata come battaglia vinta in favore dei cittadini e ribadita fortemente come punto inderogabile nella campagna elettorale delle elezioni amministrative del 2016. 
Addirittura politici residenti nel quartiere di Borsano che ospita da 40 anni l'impianto, dapprima a favore, si sono convertiti schierandosi apertamente con il fronte del NO ad ogni ipotesi di revamping. Ma non solo! In un'intervista a LA PROVINCIA DI VARESE del 5 dicembre 2014 il sig. Pinciroli invitò «quei consiglieri di maggioranza che ammettono le loro perplessità sull’operazione e si stanno allineando su posizioni critiche» ad uscire allo scoperto, «perché questo è l’ultimo treno per una svolta per il territorio di Borsano che convive da sempre con l’Accam». E motivò questa sua conversione "visto che un progetto così impegnativo come il revamping non si può certo ammortizzare entro il 2025, i cittadini si troveranno a dover pagare lo smaltimento più di quanto invece non potrebbero pagare rivolgendosi ad altri impianti che hanno “fame” di rifiuti da bruciare e che ne avranno ancora di più in futuro". Ed infine "avevo una decina di anni quando Accam ha iniziato a funzionare non vorrei essere costretto, come tanti altri borsanesi della mia generazione, a convivere per tutta la vita con quell’inceneritore".

Tutto giusto e tutto ancora attuale!
Peccato che, al momento del dunque, TUTTI quei signori tranne una, la consigliera Paola Reguzzoni, abbiano espresso parere FAVOREVOLE per prolungare la vita dell'impianto al 2021: compreso quel consigliere di Borsano che non ha nemmeno voluto motivare il suo cambiamento d'opinione, almeno per rispetto verso i suoi concittadini borsanesi. 



Comunque, certo è che il mondo è bello perché è vario e ognuno pensa e agisce in modo diverso e ciò che ad alcuni sembra preoccupante per altri invece non lo è e viceversa. 

Cambiare opinione non è reato ma continuare a cambiarla per non prendersi la responsabilità di scelte coraggiose non è degno di uomini di potere! I nostri avi, nel bene o nel male, scelsero di costruire un inceneritore e lasciarono a noi l'eredità della gestione alla quale non possiamo rinunciare o a nostra volta demandare ad altri!
 
Ognuno raccoglierà i frutti di ciò che ha seminato!
”L’anime triste di coloro/ che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo…..”

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