mercoledì 9 novembre 2016

IL TEMPO DELLE MELE ... MARCE!
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7 NOVEMBRE 1981. In Italia esce per la prima volta un film destinato a diventare un cult per gli adolescenti degli anni ottanta: IL TEMPO DELLE MELE!
Chi non ha pianto e sognato con quel film? E chi non ha ballato almeno una volta con il cuore in gola sulle note della colonna sonora Reality (clicca qui per ascoltarla).

7 NOVEMBRE 2016. A distanza di ben 35 anni, il "tempo delle mele" torna a segnare la mia vita di uomo adulto. Questa volta però non è la bellissima Sophie Marceau (in arte Vic) a lasciare il segno ma la dottoressa Milena Gabanelli e la sua trasmissione REPORT.
Nella puntata, si parla dello "Stato dei concorsi" con una carrellata di servizi che riguardano Polizia di Stato, Agenzia delle Dogane, Agenzia delle Entrate, INPS e ... indovina indovinello ... EQUITALIA! Siccome ho sempre pensato che questa trasmissione avesse la grande dote di dire le cose come stanno e visto che si parlerà di Equitalia, decido di vedere la puntata.

Sono le 21,45 circa quando comincia il servizio su EQUITALIA.
Si parte puntando l'attenzione sui criteri di selezione in EQUITALIA dove oggi si entra con "una serie di domande e [...] niente di riscontrabile" insomma nessuna prova pratica per verificare le competenze: così sostiene il "testimone" del primo servizio la cui identità è tutta da verificare. Il Dr Tomasiello direttore generale di Selexi (società di selezione del personale) aggiunge poi che "il colloquio per antonomasia è una prova orale valutata da un soggetto chiamato a farlo. Dal punto di vista squisitamente tecnico io non la definirei come una valutazione oggettiva".

Caspita che bella presentazione! Cominciamo bene!

Si prosegue parlando delle società di selezione PRAXI e MERITO SRL e del loro responsabile Sergio Rossi facendole passare come società "poco affidabili". Chissà dove la signora Gabanelli vuole andare a parare? Ecco subito svelato il mistero con il domandone dell'inviato "Chissà invece chi si aggiudicherà l’appalto per la riselezione degli 8000 dipendenti di Equitalia" dal momento che a Luglio 2017 passeranno sotto l'Agenzia delle Entrate ed oggi sono inquadrati come bancari. Uno pensa subito a PRAXI o alla MERITO SRL ed ai loro metodi selettivi ...
Quindi riepiloghiamo: OGGI si entra con un colloquio "tanto per" e DOMANI con una selezione "tanto per".
Un sentimento di SCONFORTO inizia a farsi avanti!
Finalmente ecco spuntare un volto amico: la segreteria nazionale di un sindacato di categoria. Subito penso, beh almeno lei dirà sicuramente qualcosa di positivo nei nostri confronti! Ed invece alla domanda "chi ha il contratto più vantaggioso?" la risposta "Il contratto più vantaggioso, sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista economico, è il contratto attualmente in uso per il gruppo Equitalia!" Come? Ma no! Non ho dubbi che sicuramente hanno estrapolato la frase da un discorso ben più articolato ma ... certamente detta così ... no proprio non ci siamo! E dopo la sindacalista, il viceministro Zanetti conferma che se "fossimo entrati in un perimetro di Pubblica Amministrazione, chiaramente
la configurazione avrebbe dovuto essere diversa e chiaramente si sarebbe dovuti procedere a veri e propri concorsi pubblici e non al trasferimento dei contratti di lavoro". Quindi l'ovvia conclusione nelle parole dell'inviato "si è trovata una scappatoia per mantenere il loro contratto".
Insomma dopo aver detto che non facciamo selezione ora la signora Gabanelli ci tiene a dire (anzi farci dire) che siamo dei "paperoni" e che ci hanno pure agevolato per mantenere quello status.
La mia RABBIA inizia a montare!

Si va avanti riprendendo le parole del premier Renzi in conferenza stampa del 15 ottobre "Il modello con il quale Equitalia si è diffusa e sviluppata è stato un modello inutilmente vessatorio nei confronti dei cittadini. Chiudere Equitalia significa chiudere con quel modello lì." per introdurre l'intervista ad un ufficiale della riscossione di Equitalia il quale sostiene che ha "una certa discrezionalità nell'operare" che "gli viene richiesto a fine anno un budget della riscossione" che "per tutti in Equitalia è importante fare numero" che scarica le pratiche "complicate" per quelle più "facili" con il "risultato che vado a prendere chi purtroppo non ha saputo in qualche modo sfuggire prima. Quei poveracci che non hanno potuto, in qualche modo… non sono stati ben consigliati dal commercialista."
Non credo alle mie orecchie!
E il bello deve ancora venire!
Il servizio finisce con questa bella domanda "le sanzioni rimarranno per il futuro, i dipendenti alla fine sono gli stessi, le regole di funzionamento sono più o meno le stesse, e quindi uno ha difficoltà a capire che cosa cambia nella realtà." che non è altro che un assist per la signora Gabanelli che, tornati in studio, mette la classica ciliegina sulla torta "... c’è un cambiamento sostanziale. Il premier giustamente ha detto “lì non funziona niente”, allora perché non liquidarla e dar vita a un nuovo ente risanato anziché innestarla da ente privato con tutto il suo personale dentro, dentro all’Agenzia delle Entrate che è pubblica. Se è una mela marcia non è che rischia di infettare pure l’Agenzia delle Entrate, che con tutti i suoi problemi legati ai dirigenti impantanati sui concorsi, non si può dire che non funzioni."
Dulcis ... anzi Orribilis in fundo!


E così il 7 NOVEMBRE 2016, il TEMPO DELLE MELE, quello dei bei ricordi, del cuore che batteva a mille, delle farfalle nello stomaco, della spensieratezza e del divertimento ha lasciato il posto al TEMPO DELLE MELE MARCE, quello della rabbia, dello sconforto, dell'incredulità, del sacrificio, della paura e purtroppo della solitudine. Sì solitudine, perché la cosa più vergognosa è che ancora NESSUNO a distanza di più di 24 ore abbia voluto prendere le distanze da quel quadro scandalosamente diffamatorio che l'abile artista Gabanelli ha saputo dipingere!




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